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Penna in trasferta – Campioni (Alé Frosinone): “Frosinone sta vivendo un anno di transizione, la gestione Nesta non sta rendendo al meglio”

Il Frosinone occupa la decima posizione con quattro punti di margine sul Brescia: sabato sarà una vera e propria sfida di metà classifica

In vista di Frosinone-Brescia abbiamo intervistato il collega di “Alé Frosinone” Andrea Campioni per parlare della situazione dei veneti e delle aspettative attorno a questa partita.

Come ha visto il campionato delle due squadre finora? “Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più dal Brescia perché una squadra con quell’organico, retrocessa dalla Serie A, poteva e doveva fare meglio. Ci sono state anche tante vicissitudini in panchina, quindi mi rendo conto che non avere quella continuità di cui si ha bisogno è complicato. Per il Frosinone invece poche sorprese: è un anno di transizione, un anno in cui si è cambiato tanto. La società ha dovuto costruire la squadra in due settimane perché la finale playoff persa è datata 22 agosto, quasi a ridosso della nuova stagione. L’obiettivo di entrare tra le prime otto però è ancora alla portata.”

Il Frosinone è tornato alla vittoria sabato dopo tre turni di astinenza: è fiducioso l’ambiente per raggiungere l’obiettivo playoff? “Parlando a più ampio raggio diciamo che il Frosinone ha vinto solamente tre volte nelle ultime sedici partite. E’ troppo poco per una squadra che vuole puntare ad un piazzamento in zona playoff: il rendimento è sicuramente sotto le aspettative. Non mi sta piacendo la gestione di Nesta e non stanno rendendo come dovrebbero alcuni elementi della rosa; prima si raggiunge la salvezza, prima possiamo guardare alle zone più alte perché in Serie B è veramente un attimo trovarsi nella sabbie mobili.”

Durante il campionato i ciociari hanno avuto a che fare con molti casi di Covid: si sarebbe potuto puntare alle posizioni di vertice se la stagione fosse stata più “normale”? “Avere quattordici positivi contemporaneamente non è facile, ma ritengo che questo sia un problema da tenere in conto: quando inizi un campionato con una pandemia in corso, devi dare per scontato che prima o poi toccherà anche a te. Il numero di casi tra i ciociari è sicuramente elevato, ma per esempio abbiamo portato a casa un punto contro il Pordenone pur avendo un solo giocatore di movimento in panchina e giocando molto meglio di altre circostanze. Se il Frosinone non è in zona playoff è perché si merita la classifica che ha, è inutile cercare alibi.”

Quali sono i punti forti e deboli del Frosinone? “I ciociari hanno individualità importanti, come Iemmello che è arrivato a gennaio e sta dando il suo contributo. Come collettivo invece il Frosinone non esprime un gioco esaltante, anzi, e quindi si aggrappa ai singoli. Come punto debole direi una sorta di smarrimento corale in alcune fasi di gioco che poi ti porta a subire dei gol incredibili, come il secondo incassato a Cremona. Anche il modulo è un punto debole perché il 3-5-2 di Nesta diventa troppo spesso 5-3-2 o addirittura 8-2 e il Frosinone fatica a ripartire.”

Quali sono i giocatori più temibili del Brescia? “E’ troppo facile dire Alfredo Donnarumma. Non so se giocherà perché so che ha qualche problema fisico. Anche Ayé sta facendo molto bene ultimamente. Un giocatore che personalmente mi piace molto è Ragusa: è stato accostato varie volte al Frosinone, ma non si è mai concretizzata nessuna trattativa. Il Brescia ha un buon parco attaccanti: i nomi ci sono, poi però tra il dire e il fare c’è il campo di mezzo.”

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