Rigori, punizioni e calci d’angolo: il Brescia ha segnato quasi un gol su tre da palla inattiva con le ultime due reti di Ayè e Bjarnason quasi in fotocopia
Il Brescia è il quarto attacco della Serie B con 37 reti segnate, undici delle quali da palla inattiva. Una percentuale del 29,7%, alta per gli standard storici delle Rondinelle.
Papetti, nella gara contro il Venezia, ha pareggiato i conti in pieno recupero con un colpo di testa su sviluppi di calcio d’angolo prima della punizione vincente sotto la barriera di Torregrossa a Cremona. La sfida alla capolista Salernitana è stata spianata dal tap-in vincente di van de Looi, sempre su azione di calcio d’angolo.
Contro la Reggiana arrivarono ben due gol da palla inattiva: Torregrossa di testa e Jagiello su punizione piegarono la resistenza degli emiliani. A dicembre arrivarono tre rigori consecutivi, due realizzati dall’attuale attaccante della Sampdoria e uno da Donnarumma contro Pescara, Empoli e SPAL.
Quando il gioco latita, le palle inattive sono una manna dal cielo; come ad Ascoli, dove Jagiello portò in vantaggio il Brescia con una punizione prima della rimonta dei bianconeri. Si arriva così alla storia recentissima con Ayè a Chiavari e Bjarnason ieri bravi ad aggirare i difensori e segnare di testa due gol fondamentali per portare a casa rispettivamente uno e tre punti.