Mario Montorfano, ex difensore bresciano che ha giocato nella Cremonese, parla della sfida in programma sabato al Rigamonti

Mario Montorfano, un bresciano che è stato bandiera della Cremonese – con la quale ha giocato dal 1978 al 1994 – è stato intervistato dal Giornale di Brescia in vista del derby dell’Oglio che si disputerà sabato pomeriggio.

DALLA LEONESSA ALLA CREMONESE. “Cosa non voluta nel senso che nel 1975 avevo 14 anni e giocavo nella Leonessa. Mi dissero che sette miei compagni erano stati selezionati dal Brescia e che io sarei invece passato alla Cremonese. Ci rimasi male, lo ammetto, anche se poi quella è diventata per me come una seconda casa. In ogni derby, però, ho sempre dato il massimo sia perché fa parte del mio carattere, sia perché ci tenevo a dimostrare che si erano sbagliati sul mio conto“.

IN PALIO PUNTI SALVEZZA. “Tutto mi sarei aspettato a inizio stagione tranne che potesse mettere in palio punti salvezza. Le rondinelle hanno un organico forte, forse non per poter puntare alla serie A diretta ma per stare nella zona play off assolutamente sì. E lo stesso pensavo della Cremonese. Invece i punti in palio sabato sono pesanti per altri motivi. Chissà, forse è dipeso anche dai cambi in panchina da parte e dall’altra: a volte sono utili, a volte invece si arriva a questa decisione perché non paghino altri. Ma ciò toglie sempre stabilità“.

COME HA VISTO IL BRESCIA. “Domenica contro il Chievo ho visto una squadra aggressiva, energica, che ha mostrato lo spirito giusto davanti a un avversario forte“.

SULLA CREMONESE. “Dall’altra parte Pecchia, subentrato a Bisoli, ha permesso alla Cremonese di fare qualche passo in avanti. Cercano di giocare sempre palla, vanno a prendere alti gli avversari, provano a fare la partita. Ecco, dovessi dare un consiglio al Brescia, direi di stare attento a questo e a Valeri, giocatore interessante“.