Il collega Alessio Amato ha risposto alle nostre domande sul Lecce in vista della trasferta in Salento
Due ambienti che si aspettavano di più, per due squadre neo retrocesse entrambe in cerca di riscatto dopo una striscia difficile. Assieme al collega di Calciolecce.it Alessio Amato vediamo quali sono le aspettative alla vigilia di questo Lecce-Brescia.
Com’è stato l’inizio di 2021 del Lecce? “Sicuramente complicato: il Lecce è stato in grado di fermare Empoli, Cittadella e Monza, meritando anche qualcosa di più contro i biancorossi e cogliendo 10 punti in 6 gare, ma è come se la sconfitta interna con l’Ascoli avesse fatto cadere un castello di carte. Il gruppo ha un po’ pagato psicologicamente le scorie della retrocessione, con episodi come il caso-Falco. C’è un po’ di delusione nell’ambiente, anche se la società aveva parlato fin dall’inizio di una Serie A da conquistare in tre anni, che quindi non era un obiettivo immediato. La squadra però ha fatto vedere di saper giocare in una certa maniera, almeno fino alla positività al Covid di Corini“.
Come ha visto da esterno, invece, il campionato del Brescia? “Se non è la principale delusione della B, poco ci manca. Il Brescia era più o meno nella stessa situazione della Spal, una neo retrocessa che ha mantenuto una grossa fetta di squadra, ed è molto strano che sia solo un punto sopra i playout e non vicina al settimo-ottavo posto: è impensabile che non si salvi, ma a questo punto è anche difficile risalire”.
In che condizioni arriva il Lecce alla sfida di domani? “Certamente mancheranno tre elementi, Calderoni, Dermaku e Listkowski. Dubbi di condizione per Hjulmand e Rodriguez, che sono due giovani che stanno facendo molto bene in partita ma spesso lavorano a parte in settimana: forse hanno pagato un po’ fisicamente l’impatto con la B. Credo che ci saranno diversi cambi rispetto alla partita con l’Ascoli, anche se l’assetto scelto da Corini dovrebbe rimanere il 4-3-1-2″.