La prodezza di Moncini non è l’unico gol realizzato in rovesciata dal Brescia. Un dato che salta all’occhio, spulciando la nostra memoria (quindi un po’ limitata, scusate) è che alcuni gol così si sono concentrati nel mese di dicembre. Ieri al 96′, in dieci contro undici, a completare un’impresa che può essere la svolta della stagione: assist di testa di Juric e gesto acrobatico di Moncini, solo in mezzo all’area per il pareggio contro la Cremonese.
Nel dicembre 2009 fu la volta di Francesco Flachi, in un altro gol in rovesciata che svoltò la stagione del Brescia allenato all’epoca da Beppe Iachini e che a fine stagione centrò la promozione in Serie A dopo un avvio un po’ turbolento. In un Rigamonti bianchissimo, ricoperto di neve, l’ingresso dell’attaccante ex Sampdoria avvenne a dieci minuti dal termine, tempo comunque utile per raccogliere un cross di Zambelli e piegare la resistenza del Modena con una semi-rovesciata di pregevole fattura.
E Caracciolo? E’ Santo Stefano, Boxing Day del 2013. Quel Brescia navigava a vista, allenato da Bergodi. A Castellammare contro la Juve Stabia l’assist è ancora di Marco Zambelli, ma la rovesciata dell’Airone che vale la vittoria per 2-1 è tra le perle più raffinate della sua sfilza di reti con la V sul petto.
Uscendo da dicembre, è impossibile dimenticare anche Matteo Serafini nel 3-1 contro la Juventus del 10 marzo 2007: il secondo gol della personale tripletta dell’attaccante biancoblu è un autentico gioiello: cross di Hamsik e rovesciata di Serafini, a battere niente popò di meno di Buffon.
La rovesciata è un gesto tecnico difficile quanto spettacolare: nel calcio gol del genere si vedono con il contagocce, ma quando succedono, che goduria…
