Non solo il numero degli allenatori: è quello dei calciatori che si sono alternati a dare l’idea della confusione attorno al progetto Brescia
Come riporta Il Corriere della Sera Brescia, c’è un dato che deve far riflettere sul mancato progetto del Brescia di Cellino: è il numero di giocatori, ben oltre i cento. Dall’agosto 2017, data di insediamento del presidente, i calciatori finiti almeno una volta in distinta, tra campo e panchina, nelle gare ufficiali della sua gestione, sono 112. Dopo la promozione in Serie A, il Covid ha ovviamente inciso sul ciclo in mente da Cellino che negli ultimi anni ha sbagliato troppi investimenti riuscendo a vendere e monetizzare solo con Tonali e Moreo.
L’annata con meno rinforzi, numeri alla mano, risulta il 2020-21 (nove) quando tutto il calcio italiano fu costretto dalla pandemia all’immobilismo. Dopo i 43 giocatori a referto nella sua prima stagione, dieci dei quali finirono solo in panchina, i diciotto rinforzi dell’estate successiva hanno portato l’unica rivoluzione benefica con il raggiungimento della Serie A, in cui si aggiunsero altre 14 novità tra cui diversi Primavera (Papetti, Ghezzi, Abbrandini, poco dopo Verzeni) che non hanno mai fatto il salto di qualità. Lo scorso anno furono 17 le facce nuove, nel 2022-23 siamo a 11.