Entra dalla panchina e segna: lo faceva lo scorso anno, lo fa anche quest’anno. E’ lui, Flavio Bianchi, l’uomo sempre decisivo nel finale
Come si fa a non amare Flavio Bianchi? E’ l’arma in più del Brescia. Contro il Benevento, così come contro il Modena e il Sudtirol, o l’anno scorso contro il Perugia, è sempre deicisivo nei minuti finali. La sua media realizzativa è da capogiro: la passata stagione, dal suo arrivo nel mercato di gennaio, un gol ogni 99 minuti, quest’anno in campionato addirittura uno ogni 66.
Praticamente timbra il cartellino una volta all’ora. E non dimentichiamoci anche il gol in Coppa Italia contro il Pisa. Bianchi è l’attaccante moderno perfetto, bravo sia da prima che da seconda punta. Ma soprattutto è letale: quando mette nel mirino la orta difficilmente fallisce. Con soli 197 minuti giocati è il capocannoniere del Brescia.
Pensate se giocasse di più. In realtà forse è proprio questa la sua forza: la rapidità di esecuzione si esalta ancora di più con gli avversari più stanchi. L’uomo della provvidenza arriva nel finale e non ce n’è per nessuno: chiamatelo Bianchi o macchina da gol, fa lo stesso.