Per l’ex “la squadra di Corini deve pensare a vincere e non a gestire perché non è abituata”
Alessandro Calori è il doppio ex di Brescia e Perugia e al Giornale di Brescia ha parlato della sfida in programma sabato sera allo stadio Rigamonti: “Conta l’entusiasmo, eccome, perché il calcio non è solo tattica e tecnica. Ma conta anche la qualità…“.
SPAREGGIO TRA DELUSE? “Dire deluse forse è esagerato perché bisogna tener conto dell’equilibrio che quest’anno ha regnato in Serie B con parecchie squadre attrezzate per provare a fare il salto. Certo, se la delusione è intesa come aver mancato la promozione diretta, ci sta. Ma la consapevolezza che la concorrenza era agguerrita mitiga un pò questa amarezza comune alle più quotate delle sei e cioè Monza, Pisa, Benevento e Brescia“.
ASCOLI E PERUGIA SULLE ALI DELL’ENTUSIASMO. “L’entusiasmo è una componente importante: penso all’Ascoli che da 17 anni non faceva i playoff per la Serie A e ci arriva in ottima forma o al Perugia che questi spareggi li ha agganciati negli ultimi 5′ della stagione. Non sarà facile andare a giocare ad Ascoli, così come affrontare il Perugia che ci arriva di slancio con grande euforia“.
AMBIENTI CALDI. “Perugia ha voglia di tornare nel calcio che conta dopo tanti anni di purgatorio e inferno, l’ambiente è passionale. Quello di Brescia lo conoscente bene. Ecco, magari è più l’ambiente che ha subito questo contraccolpo psicologico della mancata promozione diretta e non è detto che l’abbia subito anche la squadra o per lo meno che non l’abbia già metabolizzato“.
L’ARMA IN PIU’ DELLE CONTENDENTI. “L’arma in più del Brescia è la qualità. Soprattutto ora che ha recuperato un giocatore come Palacio che in questi spareggi può fare la differenza; quella del Perugia è l’aggressività e la fisicità. Gli umbri sono una squadra rognosa che fa giocar male gli avversari, le rondinelle hanno più qualità nei singoli e più varianti tattiche“.