Il Corriere della Sera ha sentito alcuni reduci di quel 5 maggio 2002
La pioggia, poi il sole sbucato nell’intervallo e l’1-0 di Bachini al rientro: un segno di Vittorio Mero, scomparso circa tre mesi prima, almeno secondo i compagni di squadra di allora. Il Corriere della Sera Brescia ha ripercorso quel 5 maggio 2002 sentendo due reduci di quel gruppo, il vice allenatore Leonardo Menichini e il “gemello A” Antonio Filippini. Per l’allora vice di Mazzone “la strategia fu allentare la pressione degli allenamenti, la classifica e il Bologna già bastavano. Volevamo vincere anche per Corioni, quell’anno fece grandi sforzi: la B sarebbe stata un dramma, ma quello era un gruppo di uomini veri”. Per Filippini “nelle gare in cui serviva temperamento c’eravamo sempre (lui e il gemello Emanuele, ndr). Quel giorno giocavamo per ricordare Vittorio e per mandare Roby Baggio ai Mondiali“.