Nel girone d’andata il Brescia ha raccolto dieci punti contro Cremonese, Lecce, Benevento e Pordenone; nel ritorno solamente tre
Il giro di boa del campionato ha trasformato il Brescia. Prima più propositivo e vincente soprattutto in trasferta, ora quasi timido e senza carattere. Il dato emblematico è rappresentato dalle ultime quattro partite e la differenza di risultati tra i due gironi contro Cremonese, Lecce, Benevento e Pordenone. Va detto che nel girone d’andata tre di questi quattro incontri furono disputati al Rigamonti, mentre nel ritorno solo uno, ma qualche mese fa il Brescia era una macchina perfetta in trasferta e balbettava in casa.
Eppure tra ottobre e novembre il Brescia collezionò dieci punti grazie al gol di Spalek nel successo contro la Cremonese (e al rigore sbagliato da Ciofani…), al pareggio firmato da Bisoli contro il Lecce, all’azione personale di Tramoni a Benevento e al colpo di testa di Moreo contro il Pordenone. Un girone dopo invece la musica è cambiata, in peggio. I pareggi contro Lecce e Benevento sono stati metabolizzati in modo opposto (buono quello di Via del Mare, decisamente amaro quello contro i sanniti), mentre la sconfitta di Cremona e la non vittoria contro l’ultima in classifica sono stati vere e proprie docce gelate.
Quel Brescia veleggiava tra primo e secondo posto, mentre ora si trova quinto a quattro punti dalla zona promozione diretta. Bisogna tornare ad essere concreti sotto porta e letali nelle ripartenze: le occasioni ci sono, serve solo più convinzione nei propri mezzi e più cattiveria in area di rigore.
