I prossimi tre impegni del Brescia saranno contro Cremonese, Lecce e Benevento: molto del sogno promozione passa da questo trittico
Il Brescia è forte, è giunta l’ora di mettercelo in testa. Se le Rondinelle sono saldamente nei primi posti della classifica a undici giornate dalla fine del campionato, un motivo ci sarà. Eppure si cerca sempre il lato negativo, quel qualcosa che potrebbe andare meglio che in ogni squadra c’è. Il vero problema di questa stagione è la mancanza di consapevolezza: una rosa del genere, profonda e ben guidata da un allenatore capace come Inzaghi, deve essere conscia dei propri mezzi.
E invece no. Soprattutto in casa, quando al primo passaggio sbagliato la gente mugugna e al primo svantaggio iniziano ad arrivare alcuni fischi, il Brescia sembra essere insicuro e in balia degli eventi. E’ vero, il gioco non è spumeggiante, ma la classifica parla da sola. Un tifoso, pagando il biglietto, ha tutto il diritto di lamentarsi, ma forse sarebbe meglio farlo a gara conclusa e non durante, momento nel quale bisognerebbe usare il fiato per sostenere i propri beniamini in campo.
Se il Brescia uscirà dalle prossime tre sfide con un buon bottino, probabilmente il sogno promozione sarà leggermente più concreto. Cremonese, Lecce e Benevento è un trittico di squadre al vertice da non fallire. I giocatori devono dimostrare il meglio di sé, come sta facendo Palacio in queste ultime apparizioni. Proprio l’argentino, uno degli oggetti della discordia tra Inzaghi e Cellino, è da prendere come esempio e i tanti giovani in squadra (come affermato anche da Bianchi in conferenza stampa) sanno di poter contare su uomo di ben altra categoria.
Quindi è ora di unirsi tra spogliatoio, tifoseria e società per centrare l’obiettivo che sembra quasi non voler nominare. Per scaramanzia o mancanza di consapevolezza dei propri mezzi?
