In tredici si sono alternati sulla panchina biancoblu in quattro anni e mezzo
Da Boscaglia a Inzaghi (in attesa del terzo interregno Lopez, che non è ancora ufficiale) sono tredici gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina del Brescia da agosto 2017. Il tecnico siciliano era in realtà stato “ereditato” dalla gestione Sagramola-Profida, che lo aveva richiamato in biancoblu prima del passaggio di proprietà: ma da allora – come era stato per il Cagliari – in tanti si sono alternati nello staff biancoblu.
LA SCALATA ALLA A – Boscaglia fu esonerato dopo 8 giornate in cui il Brescia aveva colto 10 punti (con uno 0-1 a Parma da ricordare, sotto il diluvio) per fare posto a Pasquale Marino: una “staffetta” tra siciliani che vide il ritorno di Boscaglia a inizio girone di ritorno, dopo 13 miseri punti sotto la guida del collega. Poi, un ultimo cambio a 4 gare dalla fine: fatale all’ex Trapani la sconfitta per 4-2 a Salerno. Arrivò Ivo Pulga, con la squadra salva grazie a uno 0-0 ad Ascoli in bilico fino agli ultimi secondi. In estate il cambio con David Suazo, portato a Brescia dall’Under 16 del Cagliari: l’honduregno durò solo tre giornate (2 punti) prima di essere rimpiazzato da Eugenio Corini. L’epilogo lo conoscono tutti, con l’esaltante scalata verso la Serie A, centrata di nuovo contro l’Ascoli vincendo 1-0 davanti a un Rigamonti gremito.
DISCESA E PLAYOFF DI B – Anche Corini è protagonista di un esonero con richiamo: accade in A 2019-20, con il fallimento dell’intermezzo Grosso (tre sconfitte larghissime). Il ritorno del tecnico di Bagnolo Mella porta a 7 punti in 4 gare a cavallo di Natale, ma poi è di nuovo crisi. Poco prima dell’emergenza Covid arriva Diego Lopez, che guiderà il club anche nell’estate 2020. Si alternano in 5 nella stagione 2020-21: Gigi Delneri per due giornate, di nuovo Lopez, poi il breve interim di Daniele Gastaldello prima degli arrivi di Davide Dionigi, che dura dieci giornate, e Pep Clotet che dà vita a un’esaltante scalata (35 punti in 18 gare) simile a quella di tre anni prima, ma partendo da molto più in basso. Il resto è storia recente, con 21 partite a guida Inzaghi e un terzo posto a -1 dalla Serie A ancora tutta da conquistare.