Giampaolo Saurini è stato calciatore del Brescia nel 1995/96, poi ha allenato le giovanili delle rondinelle
Giovedì sera a vedere il match tra Brescia e Lecce al Rigamonti c’era l’ex calciatore e allenatore delle giovanili biancazzurre Giampaolo Saurini. Il Giornale di Brescia lo ha intervistato e nell’edizione odierna riporta le sue parole.
CHE BRESCIA HA VISTO CONTRO IL LECCE. “Intanto è stata una bella partita fra due squadre che lotteranno per le zone alte della classifica, che si giocheranno la promozione in Serie A. Il pareggio alla fine è giusto, con le squadre che hanno prevalso un tempo per parte. Poi ho visto un Brescia ben strutturato e ben messo in campo, che ha avuto anche la forza di andarla a recuperare“.
SETTE PUNTI NELLE ULTIME CINQUE: CALO O FLESSIONE FISIOLOGICA? “Il Brescia ha un organico di prim’ordine, che può aspirare a un traguardo importante. Certo, la B è un campionato di continuità, e finora il Brescia non l’ha avuta anche nonostante le due sconfitte di fila sta sempre lì in alto, quindi è tutto molto aperto“.
MANCA LA QUADRA IN ATTACCO? “Inzaghi ha fatto bene a ruotare tutti i giocatori perché la B è lunga, logorante e ci sono tante partite ravvicinate. E poi ha a disposizione giocatori che possono essere titolari in tutte le altre squadre. Giusto ruotare, credo rientri nella logica di un allenatore e di una squadra che vuole ottenere un traguardo importante“.
L’ATTACCANTE CHE E’ PIACIUTO DI PIU’. “Il giocatore che può spostare gli equilibri secondo me è Léris, che se sta bene e riesce a trovare continuità è un giocatore che fa la differenza. Però in generale il Brescia dalla cintola in su ha giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento“.