A poco più di quattro anni di distanza dal passaggio di consegne per la presidenza del Brescia Marco Bonometti parla di Massimo Cellino
L’ex patron del Brescia e presidente dell’An Marco Bonometti è stato intervistato da Bresciaoggi. Nella lunga chiacchierata con Vincenzo Corbetta ha toccato diverse tematiche relative alle rondinelle. Di seguito le sue dichiarazioni sul presidente Cellino.
PUNTARE SUI GIOVANI. “Mi sembra una politica molto intelligente. Così si dà un futuro alla società, che diventa più forte per rendersi indipendente in un mercato del calcio che sta cambiando profondamente“.
CELLINO HA EREDITATO UN CLUB CON I CONTI IN ORDINE. “Essendo un dirigente esperto ha continuato sulla strada della trasparenza, della solidità. E ha capito che il settore giovanile è un cardine di un club sano: giusto che lo rinforzi“.
VUOLE PUNTARE SUI TALENTI BRESCIANI. “Ha ragione. La nostra provincia è piena di giovani talentuosi. Ci sono tante squadre dilettantistiche, lo sport del calcio è molto diffuso sul nostro territorio“.
CELLINO STA CAMBIANDO. “Ho visto che l’altro giorno ha liquidato la sconfitta con il Como in poche parole. Sì. sono convinto che si stia correggendo molto. Ma adesso tocca a Brescia andare nella direzione del presidente. Serve maggiore disponibilità nei suoi confronti da parte di tutte le componenti. La città deve apprezzare il lavoro che sta facendo, dirgli grazie se abbiamo una squadra competitiva. E deve essere disposta quantomeno ad ascoltarlo. Io ho visto in Cellino una persona che avrebbe fatto il bene della società, che avrebbe innalzato il livello della squadra. Lo ha dimostrato con i fatti: è andato subito in Serie A. Per la città di Brescia la crescita della squadra di calcio è anche una crescita di immagine. Cellino dimostra ogni giorno di essere uno che il calcio lo sa fare“.