L’analisi della partita dimostra come la calma e la pazienza siano caratteristiche di una grande squadra
Come riporta Bresciaoggi, il Brescia dimostra di essere una grande squadra sapendo soffrire per poi gestire al meglio le accelerazioni. Dopo un primo tempo sofferto con Inzagbhi costretto a coprirsi per merito di un’Alessandria indiavolata soprattutto sulle fasce, nella ripresa il pressing alto e un prevedibile calo fisico degli avversari hanno fatto la differenza.
Inzaghi sa infatti che può gestire la contesa sui novanta minuti e non ha fretta grazie soprattutto ad una rosa profonda che gli permette cambi di pari livello. Avere in panchina Bisoli, Moreo, Palacio e Cavion (subentrati nel secondo tempo) e non schierare addirittura gente del calibro di Spalebk, Ndoj, Olzer e Karacic fa capire la caratura di questo Brescia.
E così sono bastati quattordici minuti nella ripresa per sugellare il risultato prima della disattenzione sul gol di Corazza. Ma anche in quel caso la mentalità da grande squadra è stata evidente: nel finale il Brescia non ha sofferto e anzi, ha chiuso definitivamente i conti con Palacio.