Un girone fa la sconfitta a Reggio Calabria costò la panchina a Diego Lopez; ieri la vittoria al Rigamonti ha messo in mostra le abilità di Clotet
In 101 giorni è cambiato tanto, quasi tutto, in casa Brescia. Era il 5 dicembre infatti quando la sconfitta di Reggio Calabria costò l’esonero a Diego Lopez facendo propendere Cellino a chiamare Dionigi con la parentesi di Gastaldello a Cremona.
Una media di 1,22 punti a partita, troppo poco per una squadra costruita con il chiaro intento di tornare immediatamente in Serie A. Il tecnico uruguaiano si era ben (ri)presentato al Rigamonti con la netta vittoria sul Lecce, ma piano piano ha perso le redini della squadra finendo la sua esperienza all’ombra del Cidneo con due ko consecutivi.
Cellino però non poteva sapere che il successore Dionigi farà addirittura peggio con 1,1 punti a partita e ben quattro sconfitte consecutive. Altro esonero e chiamata a sorpresa di un tecnico semisconosciuto, avuto dal patron sardo come collaboratore ai tempi del Leeds in Inghilterra. Pep Clotet, accolto freddamente dalla piazza, si è però preso molte rivincite.
Il suo Brescia ora è quasi una macchina perfetta: non subisce gol e porta a casa vittorie con il minimo sforzo. Ieri contro la Reggina il tecnico spagnolo ha orchestrato al meglio la sua solita partita con una gestione accurata delle sfuriate offensive, accelerate nei momenti chiave e gol da un’invenzione personale. In fase d’attacco si può e si deve ancora migliorare, ma arrivare a quattro successi consecutivi ha riportato le Rondinelle a ridosso della zona playoff.
Un girone dopo il confronto è impietoso: Lopez fu esonerato dopo una prestazione indecorosa con il gol di Denis a sancire una meritatissima sconfitta, Clotet invece ha trovato la quadra giusta di una squadra che ora sa quello che vuole. La sua media punti, 2 a partita, è da piena zona promozione.