126 giorni dopo Emanuele Ndoj torna in campo ed è subito decisivo: in una stagione tribolata è già il terzo centro in campionato
Tre gol in più di metà campionato possono essere un dato insufficiente, ma non per Emanuele Ndoj. Il centrocampista albanese ha una super media di 0,6 centri a partita avendo disputato soltanto cinque incontri in questa stagione. Stagione che per lui è stata la più tribolata delle sua ancora giovane carriera.
Prima il Covid e poi un lungo infortunio, inframezzati da quattro partite giocate: Lecce, Chievo, Virtus Entella e Cosenza. E proprio nella prima apparizione stagionale Ndoj si era fin da subito messo in mostra come il centrocampista perfetto per il Brescia, in grado di dare degli strappi che nessun altro uomo in rosa è in grado di fare. La doppietta messa a segno contro i pugliesi e le ottime prestazioni hanno lasciato spazio allo sconforto per un brutto infortunio.
Lesione parziale del tendine rotuleo, dichiarava il bollettino medico. 126 giorni dopo però, dopo un rientro programmato con calma per non incappare in ricadute, il suo nome torna ad apparire in una distinta di gara. Ma Ndoj fa molto di più, non limitandosi soltanto ad apparire: entra nella ripresa e segna in pieno recupero il gol che manda in estasi tutta la piazza bresciana.
“È per mio zio che ora non c’è più e per chi mi ha supportato nei mesi più difficili” riporta il Bresciaoggi. L’albanese è pronto caricarsi la squadra sulle spalle; uno così, in Serie B, fa veramente la differenza.