Con il ritorno in gruppo di Ndoj e Spalek l’infermiera in mezzo al campo è praticamente vuota: chi sceglierà il tecnico spagnolo nel 4-3-1-2?
Clotet ha un mantra dal quale, finora, non si è mai scostato: il 4-3-1-2. L’allenatore ha sempre impiegato questo modulo cambiando varie pedine, soprattutto a centrocampo e facendo vari esperimenti in base anche alle assenze tra infortuni e squalifiche.
Ora però l’infermiera si sta svuotando con i reintegri di Ndoj e Spalek nell’allenamento di stamani e, senza giocatori squalificati, Clotet può preparare la delicata sfida contro la Virtus Entella con soli problemi d’abbondanza. La margherita dei centrocampisti da sfogliare è lunga e di qualità: sono poche le squadre in Serie B che hanno giocatori del calibro di Bjarnason, Jagiello e Bisoli.
Difficilmente Emanuele Ndoj verrà schierato: l’albanese è fermo dallo scorso 7 novembre e, vista anche la cautela con cui si sta valutando Cistana, è praticamente impossibile vederlo in campo dal primo minuto. Discorso diverso invece per Spalek che ha patito un infortunio meno serio e potrebbe avere più chance. Dipenderà tutto dalle risposte che i due saranno in settimana.
Ma in futuro, con tutti a disposizione, quale potrebbe essere il centrocampo tipo? Difficile rinunciare a Bisoli. Il capitano, pur non brillando particolarmente dopo la positività al Covid, dà sempre tutto in campo e trasmette carica al resto della squadra. Labojko e van de Looi si giocano il posto da play basso: il primo è più incontrista, il secondo più regista; dipenderà dagli avversari e da come Clotet vorrà impostare il gioco.
Bjarnason, Ndoj e Jagiello si contendono l’ultimo posto: il finlandese è molto spesso il migliore e quando gioca è quasi un talismano. La sua duttilità lo porta a coprire molti ruoli ed è francamente difficile lasciarlo fuori. Ndoj quest’anno ha disputato solamente quattro partite segnando ben due gol: in Serie B, se è in forma, fa la differenza.
Jagiello invece è probabilmente il giocatore più tecnico nella rosa del Brescia e può essere avanzato anche a trequartista, dove però ci sono già Spalek e Skrabb. Il finlandese, schierato titolare contro la Cremonese, è stata una piacevole scoperta e dietro le punte si trova a suo agio. Spalek invece è una pedina su cui ogni allenatore fa affidamento: tanta corsa e tanta dedizione sopperiscono ad una tecnica non proprio sopraffina.
Meglio avere problemi d’abbondanza piuttosto che essere carenti di giocatori: Clotet dovrà scegliere sperando che azzecchi tutte le mosse per uscire dalle sabbie mobili.