L’ex collaboratore di Lucescu è stato allenatore in seconda del Brescia sul finire del 2017-18

Grande tifoso del Brescia ed ex collaboratore allo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu, l’allenatore più iconico delle Rondinelle anni 90, Massimo Ugolini oggi allena la formazione Juniores del Desenzano Calvina (Serie D) dopo uno spezzone di stagione da allenatore in seconda biancoblù nel finale del 2017-18. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per un parere sulla stagione della squadra.

La stagione del Brescia poteva andare meglio? “Da tifoso la valuto molto negativamente: ci si aspettava molto di più, soprattutto da una squadra appena retrocessa e con certi nomi in rosa. A questo punto della stagione gli obiettivi dovevano essere più ambiziosi. In particolare la gestione dei giocatori e degli allenatori da parte del presidente Cellino ha svantaggiato la squadra”.

Come valuta la scelta di Clotet in panchina? “Gli auguro buona fortuna: la frase del presidente “l’ho chiamato per venire a darmi una mano” mi ricorda uno dei suoi predecessori, Diego Lopez, e le volte che è stato chiamato e poi esonerato”.

Ricorda un momento in particolare del periodo al Brescia? “Ricordo un aneddoto: per qualche giorno avevo dormito poco per l’emozione prima dell’esordio, lavorare nel Brescia era un sogno che coltivavo da anni, e nella prima partita al Rigamonti dovetti correre attorno al campo per dare istruzioni a Okwonkwo che aveva giocato poco fin lì e si trovava dall’altra parte del terreno di gioco. In verità sono stato nello staff solo per quattro partite, ma molto intense perché dovevamo assolutamente centrare la salvezza diretta portando a casa gli ultimi punti mancanti e fortunatamente è finita bene”.