Un’occasione ghiotta per continuare a risalire la corrente, ma anche una sfida dal sapore speciale per il Divin Codino
La sfida contro il Vicenza (che manca da quattro anni) chiuderà un tour de force quasi estenuante per il Brescia, che avrà poi due settimane per recuperare energie fisiche e mentali. C’è persino la possibilità, fa notare il Corriere di Brescia, di inerpicarsi fino all’ottavo posto, nel caso in cui il Venezia dovesse rallentare.
VIETATO SBAGLIARE. Le gare prima della sosta, si sa, hanno una valenza doppia. Soprattutto perché le scorie di una mancata vittoria si trascinerebbero più a lungo. Sarà una prova di maturità, contro un avversario in crisi, reduce da due sconfitte consecutive dopo un discreto avvio sotto l’egida di Di Carlo.
BAGGIO. Brescia-Vicenza è anche un derby del cuore per il Divin Codino, che ha mosso i primi passi nel calcio professionistico con i veneti, e ha appeso gli scarpini al chiodo con la “V” bianca. E proprio dopo aver eliminato i biancorossi in Coppa Italia, nel settembre del 2000, Carlo Mazzone alzò la cornetta per offrire a Baggio la possibilità di raggiungerlo in biancoblù. Il resto, inutile dirlo, è storia.