Mancano due figure fondamentali nell’aspetto tattico di Dionigi. Mancano un leader in difesa e un faro di centrocampo capace di far gioco
Rispetto a due anni fa mancano le figure guida in due reparti su tre. Soltanto l’attacco ha il suo leader riconosciuto in Torregrossa. Lo scrive Bresciaoggi.
Ci sono ben poche differenze con la squadra che ha ottenuto la Serie A due anni fa. Sono solamente due le eccezioni. Un difensore e un faro di centrocampo. Nel frattempo Dionigi ha affidato le chiavi della difesa a Mangraviti, proprio come Corini fece con Cistana, ma manca un partner di spessore e una guida come furono Romagnoli due anni fa, Bega nella stagione 2009/2010, Galli nel 2000 e ancor prima Binz nel 1997. In mezzo campo il sostituto ideale di Tonali è Van de Looi, ma il centrocampista olandese non è considerato un titolare fisso né da Lopez prima e non lo è neppure per Dionigi ora, l’impressione è che sia ancora acerbo. Il ragazzo si farà ma il campionato italiano come si sa non aspetta tutti. Chi invece ha un vero leader come due anni fa è l’attacco. Questo leader corrisponde al nome di Ernesto Torregrossa, 5 gol all’attivo e tante giocate di alta caratura. Ieri però in un attacco atipico senza un vero e proprio compagno è andato in difficoltà risultando nonostante ciò uno dei migliori. Lì Brescia è posto: in mezzo e nella retroguardia c’è ancora da lavorare.