Di seguito l’approfondimento del Corriere della Sera.
Un lavorio silenzioso perché la Loggia non vuole creare alcun tipo di frizione con il presidente del Brescia Calcio Massimo Cellino. Ma c’è una data in cui il muro del silenzio crollerà: il 28 giugno. A fine mese scadranno i termini della diffida che l’avvocatura civica ha recapitato al patron biancazzurro affinché provveda al pagamento delle mensilità in arretrato per l’uso dello stadio Rigamonti.
Secondo quanto dichiarato da Emilio Del Bono sul Corriere, ovvero da colui nel 2019 ha siglato la concessione con il Brescia Calcio per l’utilizzo dell’impianto di Mompiano, l’altra condizione per recedere anticipatamente l’accordo è la militanza in una categoria dilettantistica. Riguardo quest’ultimo aspetto c’è ancora del tempo da attendere, Cellino ha presentato la domanda per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C — e si attende che la Figc respinga la richiesta il 26 giugno —, intanto l’amministrazione comunale non vuole anticipare le proprie strategie legali