Un approfondimento de La Gazzetta dello Sport ha evidenziato dieci frasi di Massimo Cellino che sono rimaste nella memoria collettiva.
“Il calcio non è posto per le donne. Le donne stanno bene in camera da letto o a fare le estetiste”
“Il campionato italiano è falsato, sono disgustato da questo calcio, non ne voglio più far parte, oggi abbiamo affrontato una formazione che non si è comportata in modo sportivo”
“Buffon non rappresenta tutti i calciatori italiani, pensi a parare e a rappresentarci agli Europei. Lui deve parare più che parlare”
“Noi vogliamo giocatori speciali e nei tre giorni di allenamento col resto dei compagni lui non ha dimostrato abbastanza. Non ha le caratteristiche giuste, è inadatto a questo club, lo abbiamo autorizzato a lasciare la squadra”
“Cagliari mi manca tanto, ma quella squadra che avevo non tornerà più. Forse non inquinavo abbastanza, povera Sardegna nostra, hanno fatto del male a questa terra”
“Scesi in cortile, c’era un bidone di ferro, presi un po’ di trielina e poi ci ficcai dentro il faldone delle fideiussioni false. Il giorno dopo, quando arrivò la Guardia di Finanza perquisirono tutto, ma il faldone non c’era più”
“E’ nero, sta lavorando per schiarirsi ma ha tante difficoltà. Mario dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo, adesso mi sembra lontano dall’essere un calciatore”
“Quando i tifosi si mettono a fare comunicati, non sono più tifosi. Quelli che tifano Brescia sono quelli che aiutano la loro squadra. Io mi ammazzo per il Brescia. Sono qui da 6 anni, c’è qualcuno che è qui da 20-30. Ho fatto quel che potevo, subendo ricatti, minacce e violenze: allora che c***o volete?”
“Vuol tornare a giocare? Raglio d’asino non giunge in Paradiso, si dice: io ascolto solo chi è degno di essere ascoltato. Tra l’altro non so nemmeno se rappresenti la Lazio visto che del club è solo presidente del comitato di gestione”