Come scrive il Bresciaoggi, se la carta d’identità dice che Bjarnason ha già spento dall’ultima torta di compleanno 36 candeline, è altrettanto vero che esperienza e qualità tecnica giocano dalla parte di Bjarnason. Senza tralasciare quella duttilità tattica che lo ho ha già portato a ricoprire nel Brescia svariati ruoli a metà campo: dal play al trequartista, passando anche per mezz’ala destra o sinistra.

L’ottima visione di gioco, unita alla capacità di inserimento e a un tiro potente e preciso, lo hanno portato ad andare a segno con una certa regolarità. L’ultimo acuto è arrivato nel finale di gara contro il Sassuolo. Un gol di testa, con una palombella sul palo più lontano, sfruttando un traversone dalla destra di Dickmann.

In un momento delicato della stagione e in una zona di campo già priva del proprio leader (per il rientro di capitan Bisoli bisognerà attendere ancora una ventina di giorni) ecco che Bjarnason può rappresentare la risposta perfetta ai problemi numerici e tattici di questo Brescia. Maran lo sa e tiene l’islandese in considerazione, nonostante in questa fase iniziale del campionato sia stato impiegato con il contagocce (4 spezzoni di gara per 55 minuti complessivi).