Ai microfoni di Bresciaoggi, Rolando Maran non sa darsi pace. “Sono affranto, stravolto, distrutto – dice l’allenatore che con il Brescia si era salvato sul campo solamente poche settimane fa -. Il mio dolore è grande, così grande da non trovare le parole: in questo momento il mio pensiero è per la squadra in tutte le sue componenti, per i dipendenti del club, per i tifosi sempre al nostro fianco e che fanno capire a tutti cosa significhi avere attaccamento per la maglia dei colori del cuore, per i giornalisti e i fotografi che ci hanno seguito ovunque, per tutti quelli che ci hanno sostenuto. Io sono tanto legato a Brescia e al Brescia, al quinto anno fra una cosa e l’altra”.
Vice allenatore fra il ’98 e il 2000 (promozione in A), primo allenatore nel 2006 (esonerato mentre volava verso i play-off), l’anno scorso (play-off) e quest’anno (salvezza). “Quando c’è stato bisogno, la gente ci ha aiutato, abbiamo fatto quadrato e centrato l’obiettivo. Brescia merita di rinascere nel calcio e sono certo che rinascerà.”