Il ricordo di dieci gare pasquali al Rigamonti

Le partite al Rigamonti nel periodo pasquale hanno spesso regalato emozioni indescrivibili e gioie al popolo bresciano.

Come scrive Bresciaoggi, in vista della sfida-salvezza di Pasquetta contro la Reggiana, ecco 10 partite da ricordare negli ultimi 60 anni a Mompiano.

Brescia-Salernitana 3-0, 22 aprile 2019. Il Rigamonti è stracolmo per spingere la capolista di Eugenio Corini verso la promozione diretta in A, dalla quale manca da 8 anni. E la Pasquetta si mette subito bene: segna Tremolada al 3′, raddoppia Torregrossa dopo una spettacolare rouleta al 39′, Donnarumma su rigore al 25′ della ripresa firma il 25° gol, capocannoniere cadetto, e fissa il 3-0. Il 1° maggio, grazie all’1-0 sull’Ascoli (Dessena), la Serie A sarà realtà. Per l’ultima volta.

Brescia-Benevento 1-0, 17 aprile 2017. Un’autorete di Lucioni dopo 8 minuti, una sofferenza immane fino al triplice fischio dell’arbitro Di Paolo di Avezzano. Nei secondi finali Andrea Caracciolo conquista una punizione che fa respirare la squadra sotto assedio. Iconica l’immagine dell’Airone, che alla fine è steso esausto sul prato del Rigamonti con l’allenatore Gigi Cagni che lo aiuta a tirarsi su. Il risultato: salvezza diretta all’ultima giornata.

Brescia-Verona 2-1, 6 aprile 2012. Il derby all’antivigilia di Pasqua. Calori, che rileva il Brescia da Scienza in dicembre, riporta in quota la squadra. Che si conferma contro il Verona: apre il terzino sinistro svizzero Daprelà al 37′, al 39′ pareggia Berrettoni. Al 91′ ecco Cordova: splendida punizione dal vertice dell’area all’incrocio più lontano, sotto la Nord. Un’apoteosi. Ma alla fine i biancazzurri non centrano la qualificazione ai play-off.

Brescia-Mantova 1-0, 2 aprile 2010. Con Beppe Iachini in panchina, il Brescia è una seria pretendente alla promozione in A. All’antivigilia la gara con il Mantova a Mompiano si sblocca dopo 3 minuti con un rigore di potenza di Andrea Caracciolo. Resta l’unico acuto, ma basta. In giugno Brescia alle stelle dopo la finale play-off contro il Torino (0-0, 2-1).

Brescia-Verona 1-0, 14 aprile 2001. Alla vigilia il Brescia di Mazzone prosegue la risalita verso il miglior piazzamento della storia, il 7° posto in A. E a decidere il derby, come nel 2012, è un calcio di punizione. Stavolta la firma è d’autore: Roberto Baggio che infila il portiere Ferron sul suo palo. È l’era più aurea della storia del Brescia, ma in pochi se ne rendono conto.

Brescia-Chievo 0-0, 29 marzo 1997. Alla vigilia, la capolista allenata da Edy Reja deve respingere l’assalto del Chievo di Malesani. Termina 0-0 ed è un punto importante per i biancazzurri, che ottengono la promozione in A vincendo il campionato con 66 punti davanti a Empoli (64) e Lecce (63). Il Chievo è 7° a quota 54.

Brescia-Pescara 2-0, 18 aprile 1992. Bastano 2 minuti di fuoco, al primo Brescia della presidenza Corioni, per liquidare nello scontro al vertice il Pescara di Galeone e fare un altro passo verso la promozione in A: apre Domini all’ora di gioco, raddoppia Giunta. Alla fine biancazzurri primi con 49 punti (allora il successo ne valeva 2) davanti a Pescara (46) e Ancona (45). In panchina Mircea Lucescu e Adelio Moro.

Brescia-Rimini 2-0, 6 aprile 1985. Dopo la doppia retrocessione dalla A alla C1 tra l’81 e l’83, il terzo crollo in C2 evitato in extremis e la deludente annata con Orrico, poi rilevato da Settembirno, nell’83-84, l’arrivo in panchina di Pasinato ridà linfa alla squadra ed entusiasmo alla piazza. Piove forte in quella vigilia ma il Brescia non ha le polveri bagnate. Ascagni, giocatore estroso come pochi, segna praticamente dalla panchina con una parabola che ancora oggi chi c’era la racconta ai posteri come una magia. Nella ripresa raddoppia il difensore Melotti su rigore. Alla fine ecco la prima delle 2 promozioni consecutive del Brescia di Pasinato, che un anno dopo riporterà la Serie A al Rigamonti.

Brescia-Torino 2-1, 10 aprile 1966. Anche 59 anni fa il Rigamonti apre i battenti per il giorno di Pasqua davanti a 20 mila persone. Il Brescia di Gei passa al 40′ del primo tempo con un rigore di De Paoli, che alla fine arriverà a quota 13, e raddoppia al 28′ della ripresa con Ottavio Bianchi. Nel finale il povero Meroni (1943-1967) accorcia dal dischetto. La matricola biancazzurra si salva alla grande: nona con 32 punti.

Brescia-Bari 2-0, 18 aprile 1965. Pasqua allo stadio, successo garantito. Contro il Bari, che chiude terzultimo retrocedendo in Serie C, apre Egidio Salvi dopo un minuto, chiude Maestri al 26′ della ripresa. Per il Brescia di Gei, a 9 giornate dalla fine, è un passo deciso verso il ritorno in Serie A ottenuta vincendo il campionato con 49 punti davanti a Napoli (48) e Spal (47). Con 20 reti De Paoli è capocannoniere assoluto. Un trionfo totale.

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