Maran opta per la difesa a tre con l’inserimento di Bjarnason alle spalle di Moncini e Borrelli e l’inizio di partita sembra promettente fino al 16′ quando Kvernadze sfodera un gran gol sotto l’incrocio dopo aver puntato un Calvani troppo passivo. Le Rondinelle però provano a fare la partite e hanno costantemente il pallone nella metà campo del Frosinone senza però riuscire a trovare la giocata decisiva: sono tanti passaggi, spesso all’indietro che non trovano il bandolo della matassa. Dopo la mezz’ora il Brescia accelera e si fa sempre più pericoloso: prima Moncini in girata spara alto, poi Bjarnason anticipando tutti trova solo l’esterno della rete. Sono solo il preludio al gol che arriva al 42′: una bellissima azione corale di Borrelli e Bisoli porta quest’ultimo a smarcare Moncini a centro area che infila Cerofolini tra le gambe. Prima del duplice fischio c’è spazio anche per una ripartenza culminata con un tiro da posizione defilata dello stesso attaccante biancoblu che poteva servire Borrelli posizionato sicuramente meglio.
Nella ripresa le Rondinelle continuano a farsi preferire e si fanno vedere in avanti con una punizione insidiosa di Verreth; al 61′ però un’altra doccia gelata: Ghedjemis punta Jallow e lascia impietrito Lezzerini. Un’azione fotocopia a quella del primo gol, allo stesso minuto per il primo gol in Italia del giocatore ciociaro. La reazione bresciana questa volta è meno chiara e si limita a un destro al volo di Bjarnason deviato in corner da Lucioni. Nonostante i cambi iper offensivi di Maran, il Brescia si rende più pericoloso solo nel recupero con Corrado che viene murato a botta sicura da Monterisi: questa ennesima sconfitta è l’emblema del momento della squadra. Un Brescia che non sa più vincere, oggi addirittura facendosi preferire rispetto agli avversari. Maran al capolinea?