Matteo Serafini all’epoca ventottenne semi sconosciuto attaccante del Brescia, visse la giornata più bella di tutta la sua carriera sportiva, segnando tre gol da cineteca alla Juventus di Buffon e di Del Piero, che soltanto otto mesi prima avevano alzato in cielo la Coppa del Mondo.
Si, perché a Mantova (in campo neutro) il Brescia si concesse il lusso di sconfiggere la Vecchia Signora che in Serie B tre gol non li aveva mai presi da nessuno. Le immagini di quel Brescia-Juventus resteranno sempre impresse nei ricordi del centravanti bresciano e di tutti i tifosi delle Rondinelle che scrissero poi il suo nome nel libro degli eroi.
Per Serafini la prima rete è stata la rete più bella, poiché nata da un mix di astuzia e intuizione. Superato lo choc iniziale, la Juventus segnò subito il gol del pareggio con Del Piero, ma quel giorno Serafini sembrava George Best, per la grinta e la velocità con le quali riuscì a sbarazzarsi di avversari come Chiellini, Nedved e Trezeguet. Al 26’ infatti su cross di un giovanissimo e sconosciuto Hamsik segnò in semi rovesciata la rete del 2-1 e nel pieno recupero del primo tempo, scagliò un siluro dalla distanza che fissò definitivamente il punteggio sul 3-1