In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Giorgio Perinetti ha parlato della morte della figlia Emanuela, venuta a mancare a soli 34 anni dopo una lunga lotta contro l’anoressia:
“Non riusciamo a capire, non riusciamo a capire. I medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi. Da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io.
Amava il suo lavoro, era felice. Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale”.