Si registra un’importante novità per quanto riguarda l’inchiesta che vede implicato il patron del Brescia Massimo Cellino, indagato a Brescia per reati fiscali che hanno portato al sequestro di 59 milioni di euro (poi restituiti) al massimo dirigente delle Rondinelle.
Il GUP di Brescia ha infatti deciso di scorporare il procedimento a suo carico. Per un episodio di esterovestizione, la competenza resterà a Brescia e l’udienza preliminare è stata aggiornata al 14 febbraio.
Per gli altri episodi contestati nell’ambito sempre dell’esterovestizione e dell’autoriciclaggio, il GUP bresciano si è dichiarato incompetente territorialmente e ha disposto la trasmissione degli atti a Roma.