Il Brescia retrocede in Lega Pro pareggiando 1-1 contro il Cosenza: a sancire il verdetto un gol di Meroni al quinto di recupero
Nella bolgia del Rigamonti il Brescia inizia sottotono e sembra non trovare il bandolo della matassa per uscire dalla trappola che Viali ha orchestrato per il suo Cosenza. La prima piccola occasione è un cross di Karacic sul quale Listkowski non arriva, ma l’impressione è che il Brescia faccia troppa fatica a costruire ogni azione. Al 9′ anche gli ospiti si fanno vedere con Nasti che calcia centrale favorendo la blocca di Andrenacci, mentre dieci minuti più tardi è Listkowski a impegnare Micai al tuffo rasoterra. Con il passare dei minuti, il pubblico inizia a mugugnare e i giocatori accusano il colpo: di fatto il primo tempo senza altre emozioni.
La ripresa vede le Rondinelle attaccare sotto la Curva Nord e la spinta si percepisce fin da subito. La supremazia è però solo territoriale, ma al 20′ è la traversa a salvare il Cosenza su un gran tiro dalla distanza di van de Looi. Con il passare dei minuti la sensazione è quella che il Brescia schiaccia sempre di più gli avversari con alcune mischie dall’esito sfortunato. Si arriva così al 29′ quando nasce il gol , in fotocopia a quello realizzato in campionato proprio contro i calabresi: giocata di Rodriguez e palla per Bisoli che d’esterno non lascia scampo al portiere. Il Rigamonti è un catino bollente e a tre minuti dalla fine è solo un miracolo di Micai con il piede su Bianchi a tenere galla i suoi. Al quinto minuto di recupero ecco l’atroce beffa: punizione e colpo di testa vincente di Meroni. Il Brescia è in Lega Pro, nel modo più doloroso possibile. I tifosi si riversano in campo per una scena raccrapicciante.