Incrocio da brividi tra Corini e il ‘suo’ Brescia: il tecnico delle Rondinelle può condannare il suo passato alla C
La Gazzetta dello Sport si concentra sul delicatissimo finale di stagione del Brescia, costretto a strappare almeno un punto in casa del Palermo per assicurarsi un posto ai playout e scongiurare lo spauracchio Serie C.
Sulla panchina rosanero siede un certo Eugenio Corini. Nato a Brescia, ex giocatore del Brescia, nonché ex tecnico delle Rondinelle che sotto la sua guida hanno centrato l’ultima promozione in Serie A nella stagione 2018/2019. In massima serie, però, le cose non sono andata per il verso giusto con Corini che è stato prima esonerato, poi richiamato al timone ed infine nuovamente esonerato con i lombardi retrocessi nel campionato cadetto.
A quel punto le strade sembravano essersi definitivamente separate ma Cellino – prosegue la Gazzetta – ha deciso di richiamare il ‘Genio’ alla guida del Brescia nella primavera del 2022 per cercare un nuovo assalto alla Serie A, ma il progetto si è infranto nella semifinale playoff contro il Monza.
Ad un anno di distanza, il destino ha riservato un incrocio da brividi: “La partita del destino di Eugenio Corini, che per provare a riportare in Serie A il Palermo, che ha ripreso in mano da tecnico dopo esserne stato un leader da calciatore, rischia seriamente di condannare alla retrocessione in Serie C la squadra della sua città in cui ha mosso i primi passi, si è dimostrato centrocampista d’alto livello, è tornato e ritornato da allenatore conquistando l’ultima promozione in A della storia del Brescia”.