Il fantasista classe ’86 gioca in serie D nel Franciacorta, rivolge un pensiero alle sorti della sua ex squadra, il Brescia
Luigi Alberto Scaglia, ospite di Focus CBS torna a parlare del suo amato Brescia. Il centrocampista gioca in Serie D nel Franciacorta, ma la situazione delle rondinelle preoccupa. “E’ una situazione delicata perché la Serie B è un campionato tosto che non regala niente a nessuno. Nelle ultime quattordici partite è arrivata solo una vittoria e il Brescia ora si ritrova a giocarsi la salvezza. Non essendo partiti con questo obiettivo ora è veramente complicato. Speriamo in una salvezza tranquilla. Anche i tifosi non sono abituati a vivere questa situazione, perché sono sempre stati abituati a vedere grandi giocatori“.
Inoltre Scaglia ci tiene a togliere dal tavolo qualsiasi parallelismo con la stagione del 2014-15 in cui il Brescia sfiorò la retrocessione. “La stagione che ho passato io e questa non sono paragonabili. Rischiavamo la retrocessione già a dicembre, si presentò Manenti, poi fortunatamente arrivò Bonometti. Entrammo in una situazione difficile e in campo non riuscivamo a mettere ciò che avevamo in testa. Quella squadra aveva tutte le carte in regola per salvarsi. Dispiace perché anche io avrei potuto continuare al Brescia, ma la società era in difficoltà e lasciai”.
Nella sua passata avventura al Trapani, aveva come compagni di squadra Carnesecchi e Colpani…
“Colpani è un centrocampista totale ed è dotato di un grande tiro, capace di ottimi inserimenti e fiuto del gol. Carnesecchi è un portiere che può giocare tranquillamente a mani basse in squadre come Milan, Inter e Juventus. Anche Colpani potrà giocare tranquillamente a quei livelli. Le loro qualità si sono viste subito“.