Già questo mese di gennaio dirà molto sulle prospettive del club: anche il presente però non è meno importante
Nel 2023 dovrà per forza succedere qualcosa perché il Giornale di Brescia scrive che tutti i nodi sono venuti al pettine. C’è uno stallo totale, l’ambiente è apatico e il Brescia è sua volta spento e viene paragonato dal quotidiano ad un pesce che nuota senza trovare lo sbocco nel mare.
Il nuovo anno porterà quindi risposte già dal mese di gennaio con Massimo Cellino che sarà davanti ai giudici per il maxi sequestro (27 gennaio) e per l’udienza preliminare per il centro sportivo di Torbole (30 gennaio). C’è poi la questione relativa al passaggio di proprietà con gli olandesi di Azerion pronti a sbarcare nel calcio italiano e hanno attribuito alle rondinelle un valore di 22 milioni di euro.
Tutto è però legato all’esito dell’udienza in Cassazione, il cui verdetto però arriverà tra fine febbraio e inizio marzo. Purtroppo le tempistiche non si sposano con le necessità di programmazione della prossima stagione calcistica. Se Cellino dovesse essere condannato il Brescia vivrà alla giornata e senza prospettive.