Una delle ultime giocatrici approdate all’ombra del Cidneo, il terzino Caterina Fracaros non ha impiegato molto tempo ad ambientarsi. Una ragazza concreta che sogna il professionismo.
L’arrivo a Brescia a fine luglio non è stato problematico anzi piuttosto naturale. “Mi sono trovata in grande sintonia sia con l’ambiente sia con la Presidente che fa da mamma a tutte noi giocatrici. Anche Brescia è una bella città, tranquilla ancora tutta da esplorare. Non vedo l’ora di scoprirla“.
La classe ’01 ha le idee chiare, arriva dall’Inter e lavora con determinazione per diventare una giocatrice professionista.
“Sto dedicando tutta me stessa – e in un certo modo rischiando – per il calcio. Il mio obiettivo è chiaro: diventare una calciatrice professionista. All’Inter ho respirato questa mentalità, la stessa che ho trovato qui“.
Una ragazza che ama la semplicità come la lettura ma non disdegna attività più leggere come giocare alla Play Station (e all’immancabile Fifa). Ma gran parte del suo tempo è dedicato ad inseguire il suo obiettivo sportivo.
“Il professionismo è stata una conquista bellissima e necessaria. Un traguardo dopo anni di battaglie per le giocatrici più esperte, un’opportunità per noi giovani. Il mio obiettivo è giocare in serie A, sarebbe bello riuscirci con il Brescia. Sin dal mio arrivo ho percepito il senso di responsabilità di giocare in un club così importante. Tante giocatrici che hanno indossato questa maglia ora sono delle colonne della nazionale maggiore, spero di seguire le loro orme“.
Per il Brescia la promozione è sfumata per un nulla nell’ultima stagione. “Chi è rimasta dallo scorso anno ha una voglia incredibile di riscattarsi, uno spirito così forte da trasmetterlo anche a noi appena arrivate. Daremo il massimo, abbiamo ambizione ma non è il momento dei proclami oggi“.
Una forza caratteriale che si è già palesata contro la Lazio, un 1-1 riacciuffato all’ultimo respiro. “Il pareggio con la Lazio mi lascia contenta a metà. Da un lato la prova è stata ottima e la reazione ancor più convincente; dall’altro però un peccato non aver vinto. In ogni caso era importante muovere la classifica“.
Una riscossa guidata in panchina da Seleman il nuovo allenatore biancazzurro. “Seleman ha toccato le corde giuste ed è riuscito a farci esprimere come sappiamo. E’ un romano doc nell’accezione più positiva del termine. Ha riportato quegli elementi più semplici e forse meno evidenti che nell’ultimo mese ci erano mancati. E’ riuscito a infondere la cattiveria agonistica giusta“.
Infine un passaggio per un ex giocatore che ha fatto la storia del Brescia, Marco Zambelli che, dopo le dimissioni di Morales, ha traghettato il gruppo per qualche allenamento e per la partita di Cittadella. “Zambelli giocava nel mio stesso ruolo, è entrato in punta di piedi ma sin dal primo allenamento ho percepito il suo amore del calcio. Mi ha dato tanti consigli utilizzando sempre le parole giuste. E’ stato emozionante essere allenata da un ex capitano e da una bandiera del Brescia. Ma la cosa che più mi ha colpito, è la sua aura che porta naturalmente ad entrare in sintonia con lui“.
Insomma la tenacia da terzino e lo sguardo sognatrice di un numero 10, questa la ricetta di Caterina Fracaros. Questo il suo approccio per conquistare il professionismo.
