La condizione mentale è stata la prima chiave per sbloccare una squadra resa subito più razionale
Il Giornale di Brescia in edicola oggi si concentra sul lavoro messo in atto, a livello mentale, da Eugenio Corini. Il tecnico di Bagnolo Mella ha ereditato una squadra in balia degli eventi e l’ha compattata, iniziando così la sua rivoluzione bianca: prima la testa, poi il gioco. Corini e il suo staff, prosegue il quotidiano, hanno svolto un grande lavoro anche a livello atletico: i carichi di lavoro si sono visti nel secondo tempo contro il Vicenza ma la scelta, ponderata, è stata quella di non essere subito al massimo della forma per poi essere in condizioni ottimali nel rush finale.
Contro i biancorossi il Brescia è tornato consapevole dei propri pregi e in campo si è visto un disegno tattico riconoscibile. C’è insomma tanto oro e se “il Brescia impara a gestire le proprie emozioni non ha di che temere”. Domani, in casa di un Pisa che vorrà riscattarsi dalla batosta subita contro il Benevento, sarà una partita completamente diversa ma le rondinelle sono tornate padrone della propria testa.