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Pizzigoni racconta il Guardiola visto a Brescia: “Era in perenne conflitto con Mazzone, ma era positivo”

Guardiola e Corioni

Carlo Pizzigoni, autore del libro “Pep Guardiola: storia, aneddoti, metodologia, evoluzione tattica”, ha svelato alcuni ricordi anche sul Brescia

Lo scrittore e giornalista Carlo Pizzigoni è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per raccontare alcuni aneddoti sul suo libro “Pep Guardiola: storia, aneddoti, metodologia, evoluzione tattica”. L’inizio dell’intervista fa capire la particolarità del racconto: “Io sono andato alla ricerca delle persone che sono state intorno a questo allenatore, cioè i collaboratori, chi ha giocato per lui, chi è stato suo compagno, chi lo ha ammirato.”

Ovviamente alcuni passaggi si sono soffermati anche sull’esperienza di Guardiola al Brescia: “Poi ho scelto di chiamare due suoi compagni di Brescia. Uno è Andrés Yllana, che è stato centrocampista di fianco a Guardiola e mi ricordo, non tanto l’emozione che aveva a giocare accanto a un totem del ruolo, ma il suo racconto di un’apertura che fece Pep di sinistro a San Siro contro l’Inter e con tutto lo stadio che di stupore era raccolto in un applauso e in un boato. Riconosceva la grandezza e quando lo fa San Siro significa che è riconosciuta dagli Dei del calcio. Mi aveva molto colpito come lui raccontò della reazione di San Siro, oltre a tutto il resto dove lui parla del dietro le quinte di Brescia, di Guardiola cioè di un uomo che continuava a chiedere, a domandare, a confrontarsi con lui, come con tutti i suoi compagni, come con il suo allenatore, con cui era in perenne conflitto, ma positivo. Io penso che sia lì il rapporto con l’Italia che è il rapporto di un uomo che viene da un calcio profondamente diverso, ma che si avvicina al nostro calcio per curiosità e per voglia di imparare o per meglio dire voglia di confrontarsi. Credo che sia la base per conoscere Guardiola.”

Pizzigoni ha poi concluso citando un altro ex giocatore delle Rondinelle: “Un altro giocatore che ho voluto sentire, tra i suoi compagni di Brescia, è stato Markus Schopp e mi serviva perché ha lavorato in Austria allo Sturm Graz, ma soprattutto ha fatto parte del mondo Red Bull, che è un altro tipo di calcio che è stato costruito da Rangnick per giocare contro le squadre di Guardiola, contro quel tipo di possesso. Questa è la basa, poi ci sono sviluppi ulteriori, ma anche qui vediamo come Guardiola sia preso come punto di riferimento, per batterlo, ma preso come paradigma. E’ un’altra grande vittoria di Guardiola perché anche da avversario, quasi soprattutto, non si può non ammirarlo”.

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