L’ex attaccante del Brescia ha paragonato il suo vecchio presidente Cellino con l’attuale a Terni

Sulle colonne del Messaggero Alfredo Donnarumma ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del prossimo match contro il Cittadella: “Il Cittadella è avversario da prendere con le pinze e da affrontare con il super-massimo rispetto. La classica squadra di serie B. Punta molto sulla squadra e sul gruppo. Ti mette in difficoltà, ti fa giocare male, ti neutralizza i punti di forza. Non potremo permetterci distrazioni. Il direttore, Stefano Marchetti è l’arma in più. E’ competente e sa motivare bene l’ambiente.”

Poi ha proseguito analizzando i rigori sbagliati: “Quando sbaglio un rigore mi dà fastidio. E’ normale. Ma è una cosa più che altro personale. A me, ciò che ha dato più fastidio è aver vissuto per la prima volta una situazione così. Ma i rigoristi possono sbagliare. Solo chi non li tira, non li sbaglia.”

Infine Donnarumma ha voluto paragonare Cellino con Bandecchi, patron della Ternana: “Bandecchi e Cellino? Sono persone diverse, ma accomunate da ambizioni e carattere forte. Cellino è da una vita nel calcio, ha vissuto di calcio. Bandecchi ci sta da pochi anni, ma mi piace la sua voglia, la sua fame. Vive tutto a mille all’ora e pensa che si debba andare sempre avanti e fare ancora di più.”