Un gol nel finale di Tramoni decide la sfida contro il Benevento dopo novanta minuti equilibrati e combattuti
A un minuto dal termine, sullo 0-0, la domanda che ci frullava per la testa era: merito delle difese o demeriti degli attacchi? Quelli di Benevento sono stati 89 minuti non bellissimi da vedere, molto tattici e con pochi spunti, ma è bastato un lampo di Tramoni a far propendere l’ago della bilancia verso il Brescia.
Inzaghi e Caserta hanno preparato benissimo la partita e infatti il canovaccio tattico era praticamente sempre a centrocampo: da una parte Lapadula e dall’altra Palacio sono stati gli unici nel primo tempo a provare a spezzare l’equilibrio senza però riuscirci. Il peruviano è stato fermato da Joronen, l’argentino invece svariando su tutto il fronte offensivo era una costante spina nel fianco per la difesa sannita.
Nella ripresa il piano della gara rimane costante, ma è Inzaghi a forzare la mano con i cambi decisivi. Prima di tutto riporta Bisoli mezzala con l’inserimento di van de Looi, poi gli ingressi di Tramoni, Moreo e Léris hanno dato la spinta decisiva a tutta la squadra.
La si poteva perdere, certo, con l’occasione fallita da Brignola al minuto 84, ma l’atteggiamento del Brescia nell’ultimo quarto d’ora era evidente: non ci si accontentava del pareggio. E così da una disattenzione di Letizia Tramoni, proprio uno dei subentrati, si invola verso la porta resistendo all’intervento di due difensori freddando Manfredini. E’ il minuto 89, non ci si può ancora rilassare però perché Cistana in pieno recupero salva su Elia.
Al triplice fischio la gioia è incontenibile: il Brescia sbanca Benevento superando il classifica proprio i campani e proiettandosi al primo posto in attesa di Pisa e Reggina che giocheranno nel pomeriggio.