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Gli ultimi due anni di Donnarumma: più ombre che luci

L’attaccante del Brescia ha vissuto due stagioni sottotono tra Serie A e Serie B dopo essersi consacrato come bomber della promozione

Con tutta probabilità la partita contro il Cittadella è stata l’ultima di Donnarumma in maglia Brescia. Il futuro dell’attaccante campano sembra essere lontano dalla città lombarda: tra qualche screzio con la società e un amore non più così ricambiato dalla tifoseria, le strade potrebbero dividersi.

Dopo essere approdato all’ombra del Cidneo nel 2018 e aver guidato il Brescia ad un’incredibile promozione con 25 reti in 32 presenze, Donnarumma è stato piano piano ombreggiato prima da Balotelli in Serie A e poi da Ayé quest’anno. Se l’anno scorso è stato comunque lui il capocannoniere di squadra (con 8 centri), quest’anno il confronto con il francese è impietoso.

In Serie A Donnarumma era comunque partito alla grande andando a segno quattro volte nelle prime cinque giornate: il Brescia, aggrappandosi ai suoi gol, sognava la salvezza, divenuta poi utopistica già da metà campionato. Le prestazioni dell’attaccante campano sono calate, messo in ombra dal rientro dalla squalifica di Mario Balotelli, il colpo ad effetto del mercato di Cellino.

L’ex centravanti di Milan e Inter però non è riuscito a guidare la formazione della sua città finendo per terminare il campionato da fuori rosa. Donnarumma intanto subiva il contraccolpo psicologico della “perdita di importanza” e tornò a segnare soltanto nelle giornate finali, quando ormai il destino del Brescia era segnato verso la Serie B.

Tornato in cadetteria, l’ambiente dove ha sempre fatto la differenza segnando valanghe di gol, Alfredo non è stato in grado di confermare le aspettative che tutta Brescia aveva su di lui per riconquistarsi immediatamente la massima serie. Tra qualche acciacco fisico e il Covid, l’attaccante ha giocato “solo” 25 partite esultando la miseria di sette volte. La fortuna del Brescia è stata Florian Ayé, in grado di dimenticare le critiche ricevute e diventare un’arma letale (16 centri in campionato e uno in Coppa Italia).

Ora le strade di Alfredo Donnarumma e Brescia paiono destinate a dividersi: nell’anno della promozione, in coppia con Torregrossa, ha incantato il Rigamonti, poi è iniziato un lento declino. Tra Ayé e Balotelli è uscito sempre con il morale a terra: una nuova avventura potrebbe rilanciarlo.

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