Joronen è ovviamente il giocatore più impiegato del Brescia, mentre Cistana è il più efficace e anche uno dei più utilizzati da Clotet
38 partite intere per Jesse Joronen, playoff compreso (che valgono 3420 minuti), più equilibrio nella difesa vera e propria. L’analisi del minutaggio in casa Brescia parte dal reparto arretrato, che ha visto molti cambiamenti tra andata e ritorno nonostante in sede di mercato sia partito il solo Sabelli (con gli arrivi di Karacic e Pajac).
TERZINI – Oltre a Sabelli per ovvi motivi, chi si è avvicendato sulla panchina del Brescia (prima Dionigi, poi Clotet) non ha più utilizzato Nicolò Verzeni, tornato in Primavera dopo la firma del suo primo contratto da maggiorenne e rimasto fermo a 212 minuti in 5 partite. Stessa sorte di Alessandro Semprini, mai impiegato in stagione. Ampio spazio invece per i “nuovi” Fran Karacic (1219 minuti) e Marko Pajac (662 minuti con molti ingressi dalla panchina). Ai primi posti però ci sono Ales Mateju, con 2139 minuti in 26 presenze – perde un po’ di minutaggio con i nuovi arrivi di mercato – e Bruno Martella, 2593 minuti in 34 partite. Poca differenza tra “prima” e “dopo” per lui: le uniche tre partite saltate risalgono all’interregno di Diego Lopez.
CENTRALI – Nel ritorno ha ripreso quota Jhon Chancellor, che prima di infortunarsi aveva giocato 11 partite su 12 da disponibile nel periodo Clotet: il venezuelano chiude con 1890 minuti totali. Lo stesso vale per Andrea Cistana, tenuto fuori prima dal Covid e poi da un grave infortunio: con le sue 13 apparizioni da 1208 minuti, tutte al ritorno, il Brescia conquista 29 punti, due dei quali persi dopo la sua sostituzione (a Reggio Emilia). Il più impiegato è Massimiliano Mangraviti, 2339 minuti totali su 30 partite, qualcuno in meno al ritorno dopo il rientro di Cistana che fa coppia con Chancellor fino all’infortunio di quest’ultimo. Ha perso minuti al ritorno anche Andrea Papetti: dei suoi 1200 minuti in 17 presenze solo 209 sono nell’era Clotet.
