Il quotidiano locale, con un approfondimento a cura di Erica Bariselli, si sofferma su cosa sia andato storto negli ultimi mesi tra Torregrossa e Cellino
MEGLIO TARDI CHE MAI. Dalla cessione alla Sampdoria di Ernesto Torregrossa il Brescia incasserà una cifra attorno agli otto milioni di euro: uno subito, i restanti a fine giugno. Soldi che a un club di serie B fanno certamente comodo e che la società del presidente Cellino non avrebbe potuto vedere, se non ora, perché l’attaccante di San Cataldo sarebbe andato in scadenza.
COSA E’ MANCATO. Il Giornale di Brescia sottolinea però che dopo gli screzi estivi tra il giocatore e la dirigenza è mancata una componente fondamentale: il dialogo. Cellino aveva sempre detto di voler cedere il solo Tonali perché aveva intenzione di riconquistare la serie A e ha quindi tenuto certi giocatori nonostante questi avessero altri obiettivi. E così Torregrossa si è visto togliere la fascia di capitano, ma nonostante questo ha sempre profuso il massimo impegno quando è sceso in campo. Il braccio di ferro è continuato, l’aria nello spogliatoio è rimasta pesante, il Brescia ha fatto fatica ad essere continuo e il troppo silenzio ha portato all’addio del giocatore più forte in rosa. Come se non bastasse anche il tecnico Dionigi ha così perso alcune certezze sulle quali stava ricostruendo la sua idea di Brescia.