I cambi danno la scossa, ma la gara è già compromessa. Attacco a secco, Papetti in confusione
Un avvio di 2021 da incubo per il Brescia, che si arrende al Rigamonti ad un Vicenza più forte dell’emergenza infortuni che ha costretto Di Carlo a rimpolpare la panchina con sei Primavera. Decidono una doppietta di Da Riva e il gol di Cappelletti. Ora la sosta, che rischia di prolungare gli strascichi negativi di una sconfitta senza appello.
Queste le nostre pagelle del match:
Joronen 4,5 – Nulla può sul blitz di Da Riva (che lo batte anche nella ripresa), ma ha responsabilità evidenti sul raddoppio: uscita tardiva e a vuoto, che spalanca lo specchio alla zuccata perentoria di Cappelletti.
Mateju 5,5 – Sul vantaggio vicentino prova invano ad accorciare su Gori, che lo batte sul tempo e offre l’assist a Da Riva. Questione di frazioni di secondo.
Papetti 4,5 – Mezz’ora abbondante di relativa tranquillità, poi uno svarione che costa caro: va completamente fuori giri sul velo astuto di Gori, che apparecchia al meglio per Da Riva. In prossimità dell’intervallo si perde Cappelletti, che fa due a zero: serata da dimenticare.
Mangraviti 6 – È il solo a non perdere la bussola, anche quando la marea biancorossa sembra in procinto di sommergere le Rondinelle.
Ragusa 6 – Titolare dell’ultimo secondo per via dell’infortunio occorso a Sabelli, impiega pochissimo a sintonizzarsi sulle frequenze del match, peraltro in un ruolo non suo. Difficile chiedergli di meglio, anche in una serata così. (Dal 60′ Spalek 6,5 – Dà la scossa, ma la situazione è ormai compromessa).
Bisoli 5 – Non riesce a perforare il muro biancorosso con i suoi inserimenti, la copertura pigra sulla rifinitura di Rigoni propizia di fatto il secondo acuto di Da Riva. (Dal 60′ Bjarnason 6 – Impatto ok anche per lui, ma la partita a quel punto è irrecuperabile).
Van de Looi 5 – Il giallo dopo venti minuti lo condiziona inevitabilmente, per la posizione strategica che occupa in campo. E le geometrie sono imperfette, scolastiche: il risultato è un giro palla macchinoso e poco fluido. (Dal 77′ Labojko s.v.).
Jagiello 5 – Imbottigliato in un traffico dal quale non riesce mai ad emergere. Poco filtro, poca propulsione: la sufficienza, così come la vittoria, è un lontano miraggio.
Martella 5 – Alla distanza le discese sulla sinistra si diradano, a mano a mano che il Vicenza prende il sopravvento. Concede qualcosa in copertura e calibra pochi palloni giocabili.
Donnarumma 5 – Torregrossa sgomita, lui galleggia sul filo dell’offside in attesa dell’imbucata giusta. Nel primo tempo è però risucchiato dall’ordinata difesa biancorossa, che lo isola. Subito dopo l’intervallo spreca un cross telecomandato di Ragusa con un colpo di testa smorzato che scivola a lato. (Dal 77′ Ayé s.v.).
Torregrossa 5 – L’atteggiamento è quello giusto, anche se la connessione con Donnarumma è tutta da riaffinare dopo un lungo periodo di separazione forzata. Primo tempo di lotta, ma poca qualità. Nella ripresa si innervosisce.
Davide Dionigi 4,5 – Contro un Vicenza incerottato e in piena emergenza era lecito e doveroso attendersi qualche cosa in più. Qualche scelta arbitrale discutibile, ma questa sera la squadra non ha attenuanti. E la sosta giunge nel momento peggiore.
