Nicolò Schira, noto giornalista, ha pubblicato un editoriale sul momento che sta vivendo il Brescia citando ovviamente Massimo Cellino
Altro che Massimo. Verrebbe da chiamarlo – come fatto ironicamente da qualche tifoso sui social – Minimo Cellino per l’impatto disastroso che sta avendo su un Brescia in caduta libera verso la Serie C. Gestione scellerata e scelte discutibili tra una viavai incredibile di allenatori e dirigenti in questi anni che hanno provocato la frattura insanabile con la tifoseria (5000 persone scese in pizza per manifestare il proprio disappunto…) e l’attuale annata da incubo. D’altronde chi vive sul filo del rasoio come ha fatto il Brescia nelle ultime stagioni prima o poi paga dazio. Il rischio retrocessione appare sempre più concreto e la colpa non può essere sempre del malcapitato tecnico di turno. Quando i problemi nascono al vertice poi si estendono in toto alla squadra. C’era una volta il Brescia che lottava con le grandi in Serie A e annoverava campioni del calibro di Roberto Baggio, Pep Guardiola, Luca Toni e Andrea Pirlo. Nostalgia canaglia. In comune con il compianto Gino Corioni purtroppo per i tifosi bresciani Cellino ha solo l’iniziale del cognome…